Nuova Riveduta:

Atti 9:38

Poiché Lidda era vicina a Ioppe, i discepoli, udito che Pietro era là, mandarono due uomini per pregarlo: «Non esitare a venire da noi».

C.E.I.:

Atti 9:38

E poiché Lidda era vicina a Giaffa i discepoli, udito che Pietro si trovava là, mandarono due uomini ad invitarlo: «Vieni subito da noi!».

Nuova Diodati:

Atti 9:38

E, poiché Lidda era vicina a Ioppe, i discepoli, udito che Pietro si trovava là, gli mandarono due uomini per pregarlo di venire da loro senza indugio.

Riveduta 2020:

Atti 9:38

Poiché Lidda era vicina a Ioppe, i discepoli, udito che Pietro era là, gli mandarono due uomini per pregarlo che andasse da loro senza indugio.

La Parola è Vita:

Atti 9:38

Siccome Giaffa era poco lontana da Lidda, quando i credenti di Giaffa vennero a sapere che Pietro era a Lidda, mandarono due uomini a chiedergli subito di andare da loro.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Atti 9:38

E perché Lidda era vicina a Ioppe, i discepoli, udito che Pietro era là, gli mandarono due uomini per pregarlo che senza indugio venisse fino a loro.

Ricciotti:

Atti 9:38

E siccome Lidda era vicina a Joppe, i discepoli, udito che Pietro era lì, gli mandarono due uomini a pregarlo: «Non t'incresca venir sino a noi!».

Tintori:

Atti 9:38

Ed essendo Lidda vicina a Ioppe, i discepoli avendo sentito che vi si trovava Pietro, gli mandarono due uomini a pregarlo: Non ti rincresca di venir fino a noi.

Martini:

Atti 9:38

Ed essendo Lidda vicino a Joppe, i discepoli avendo sentito, che quivi Pietro si ritrovava, gli mandaron due uomini, che lo pregassero: Non ti paia greve di venir sino a noi.

Diodati:

Atti 9:38

E, perciocchè Lidda era vicin di Ioppe, i discepoli, udito che Pietro vi era, gli mandarono due uomini, per pregarlo che senza indugio venisse fino a loro.

Commentario abbreviato:

Atti 9:38

36 Versetti 36-43

Molti sono pieni di belle parole, ma sono vuoti e aridi di opere buone; ma Tabita era una grande operatrice, non una grande chiacchierona. I cristiani che non hanno beni da dare in beneficenza, possono tuttavia essere in grado di compiere atti di carità, lavorando con le loro mani o camminando con i loro piedi, per il bene degli altri. Certamente sono meglio elogiati coloro le cui opere li lodano, sia che le parole degli altri lo facciano o meno. Ma sono davvero ingrati coloro che, dopo aver ricevuto una gentilezza, non la riconoscono mostrando la gentilezza che viene loro fatta. Mentre viviamo nella pienezza di Cristo per la nostra intera salvezza, dovremmo desiderare di essere pieni di buone opere, per l'onore del suo nome e per il beneficio dei suoi santi. Personaggi come Dorcas sono utili nel luogo in cui vivono, in quanto mostrano l'eccellenza della parola di verità con la loro vita. Quanto sono meschine le preoccupazioni delle numerose donne che non cercano altro che la distinzione e il decoro esteriore, e che sprecano la loro vita in futili occupazioni di abbigliamento e di vanità! La potenza si accompagnò alla parola e Dorcas tornò in vita. Così, nel risveglio delle anime morte alla vita spirituale, il primo segno di vita è l'apertura degli occhi della mente. Qui vediamo che il Signore può rimediare a ogni perdita; che sovrasta ogni evento per il bene di coloro che confidano in lui e per la gloria del suo nome.

Riferimenti incrociati:

Atti 9:38

At 9:32,36
2Re 4:28-30

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